Wednesday, 4 March 2009

Architettura della Felicità - Alain de Botton

Un campo da qualche parte, appena fuori città. Per qualche milione di anni ha dormito sotto una coperta di ghiaccio. Poi un gruppo di individui con la mascella inferiore molto pronunciata vi si è insediato, ha acceso dei fuochi e, su un piedistallo di pietra, ha sacrificato un animale a degli strani dei. I millenni sono passati. E' stato inventato l'aratro e qualcuno ha seminato il grano e l'orzo. Il campo è stato di proprietà di monaci, poi del re, poi di un mercante e infine di un agricoltore che ha ricevuto dal governo una somma generosa per cederlo alla colorata processione di nanuncoli, margherite e trifoglio rosso.
Questo campo ha avuto una vita movimentata. Un bombardiere tedesco, allontanatosi dal bersaglio, ci è volato sopra durante la guerra. I bambini hanno interrotto lunghi viaggi in macchina per vomitare ai suoi margini. La sera la gente ci si è coricata chiedendosi se le luci in cielo fossero stelle o satelliti. Gli ornitologi l'hanno calpestato con ai piedi calzini color sabbia alla ricerca di famiglie di codirossi spazzacamino. Durante un giro in bicicletta delle Isole Britanniche due coppie norvegesi vvi si sono accampate per una notte e , nelle loro tende, hanno cantato Anne knutsdotter e Mollom Bakkar of Berg. Le volpi si sono guardate attorno e i topi hanno compiuto viaggi d'esplorazione. I vermi non sono usciti dalle loro tane.
Ma per questo campo il tempo è scaduto. L'appezzamento di tarassaco preso diventerà il soggiorno del numero 24. Qualche metro più in là, tra i papaveri selvatici, ci sarà il garage del numero 25 e là, tra le licnidi bianche, la sala da pranzo dove qualcuno che non è ancora nato un giorno litigherà con i suoi genitori. Sopra la siepe ci sarà la camera dei bambini, disegnata da una donna che lavora a un computer in un ufficio con l'aria condizionata in un complesso accanto a un'autostrada. In un aeroporto all'altro capo del mondo un uomo sentirà la mancanza della sua famiglia e penserà a casa sua, le cui fondamenta saranno state scavate dove ora c'è una pozzanghera...