Friday, 19 September 2008
...e quando ti capita di guardare il mondo che ti passa a fianco così veloce che, con un battito di ciglio, perdi un pezzo di quel nastro di immagini...
come se fossimo su un treno AV Venezia Torino. Questo treno ferma solamente a Venezia, Padova, Milano e Torino. Su questo treno che viaggia molto veloce in alcuni tratti, sembra il tempo passi così velocemente che ti sembra di esserti lasciato alle spalle qualche compleanno.
Invece, per fortuna, è tutta questione di percettività e impressione.
Se ne parla spesso in treno di queste cose, soprattutto se ti trovi di fronte gente un po' strana come capita sempre a me!
Oggi per esempio mi sono trovato con 2 signori molto allegri e sorridenti, italiani, che venivano dalle hawaii. Erano milanesi pure, vecchio stampo, ma avevano deciso di trascorrere la loro vita alle hawaii alla giovane età di 25 anni. Si sono sposati ed ora sono oltre i 30 anni di matrimonio.
Quest'oggi me li sono trovati di fronte...all'inizio si parla in inglese, perchè tra loro comunicano così...pian piano si scoprono e ti accorgi che l'italiano lo sanno molto meglio di quanto credessi (soprattutto se lei prende dallo zaino La Repubblica).
...passa così la prima ora di treno, simpaticamente.
Arrivati a Brescia e non ce ne accorgiamo che si riempie il treno. Loro 2 si spostano e arriva una ragazza, all'occhio mia coetanea. Saluta, si siede, scambiamo 2 parole, e poi si spara un techno house a palla con l'iPod. Io invece prendo il mio Mac e inizio a sistemare dei file che avevo dentro e dovevo per forza riordinare.
Arriviamo così a Verona!
Salta su una donna, favolosa (è ironico). Avete presente la classica Figlia dei Fiori 60 enne? E' lei! Inizia a fare discorsi strani, parolacce, canzoni. Bella voce, per carità. L'avrei buttata fuori dal treno subito.
Arriviamo a Vicenza, saluto la coetanea, gli hawaiani e la figlia dei fiori. Scendo dal treno.
Non trovo lei? Parliamo, le faccio gli auguri, prendiamo qualcosa da bere e ci salutiamo.
Esco dalla stazione. Aria.
Ebbene si. Sarà che Vicenza è la mia casa e conosco molte persone, ma riconosco che la vita si sta trasferendo di là, a Milano.
Un po' voluto. Un po' desiderato. Un po' meritato forse. Chi lo sa. Sta di fatto che sto bene così.
Mi manca una cosa sapete. Qualcosa di fisso. Mi rendo conto che con una vita simile non ho più amicizie solide se non con pochi, pochissimi, forse 1 o 2.
Manca un affetto e una vita quasi-sociale.
E' vero però che sto realizzando il sogno della vita.
Architetto...
...e chi è l'architetto? un perfetto innamorato.
E mi sto innamorando sempre di più.
Sta di fatto che quando torno a casa, qui trovo tutto ciò che Milano mi potrebbe dare. A Milano trovo tutto quello che vicenza mi darebbe.
Scelta di vita forse, un po' egoista. Non sempre l'egoismo è causa di scelte umane. A volte è proprio altruismo.
Perchè Milano? mi chiedono in molti.
Odio questa domanda. Perchè?
Perchè?
Guarda Milano e capisci. Chi è stato a Milano un solo giorno capisce il motivo di molte scelte fatte. Chi è stato a Milano sa comunque che la vita cambia, come citavo poco fa.
21 anni e mi faccio tutte queste paranoie, direte voi. Invece forse sono proprio quelli che non si fanno certi quesiti che sono paranoiati, almeno la vedo così.
Tra qualche anno rileggero queste pagine e mi rivedrò, cretino come sono e com'ero. Proprio come ora mi vedo bimbo e mi vedo allo specchio
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2 comments:
mi piace un sacco l'ultima parte di quello che hai scritto :)
grande Pippoz :)
Mary
ti ringrazio, anche se non ho capito chi sei =)
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